PRATICA-MENTE
inaugurazione 10 maggio, ore 18:30
(omaggio a Costantino Di Renzo) |
Le
opere di Costantino Di Renzo sono delle "Stanze" ( luoghi del silenzio e
della contemplazione, dove regna sovrana la fantasia), dentro le quali
l’evento incessante si incastona come in una tarsia marmorea. C’è un
principio svelato, ma conta più il suo svolgimento, attraverso il quale
si possono scorgere gli attributi simbolici delle immagini, cupe anche
quando sono illuminate dai bagliori spettrali. Poiché è al di sopra
della realtà, l’incanto sottile dei simboli appare irreale, come il vero
visto
dallo specchio. L’irrealtà dell’arte ha un movimento che cangia
continuamente, per cui l’evento simbolico è quasi etereo.". Non è poca
cosa evocare figure in tal sorta,misurarsi con esse e farne lo strumento
per ribaltare la propria condizione esistenziale. L’ambizione,il
desiderio,la razionalità,il sesso,il confronto con i propri simili,sono
per tutti noi,esperienze comuni del vivere. Per Costantino Di
Renzo,sono divinità che giocano con la sua esistenza; come ragazzi
oziosi e crudeli che perseguitano bestiole innocenti. Sono molti quelli
che chiudono gli occhi di fronte all’incubo. Costantino si rifiuta. Non
solo guarda diritto negli occhi i suoi incubi, ma dà loro forme e
connotazioni simboliche ben precise. Ne fa divinità grottesche e
crudeli,ma al tempo stesso,ne indica le intrinseche debolezze,fornendo i
mezzi per dominarle,come fa l’evocatore che suscita i demoni dal suo
cerchio magico.
(Duilio Morosini)